BIG BENCH CA' BIANCA
Storia della panchina gigante di Cafasse Monasterolo
Due anni fa, in occasione della presentazione del libro sulla storia della “Cà Bianca” ed in concomitanza con il passaggio del testimone da parte di Francesco Rubiola, promotore instancabile del recupero e della valorizzazione di quella che all’origine fu una “casupola forestale”, nei locali dell’Agorà di Cafasse noi della Proloco Monasterolo Torinese e dello Sci Club Monasterolo, assieme al “Gruppo Amici della Cà Bianca” ed alla Proloco di Cafasse, gli promettemmo di non abbandonare quel sito e di continuare ad occuparcene per mantenerlo vivo e, possibilmente, incrementare quanto già fatto sino ad oggi.
Alla fine dell’estate 2018 Roberto Fregonese, membro del direttivo della Proloco Monasterolo e presidente dello Sci Club Monasterolo, e Osvaldo Corgiat Bondon, di Fiano,ebbero modo di conoscere, attraverso il suo creatore Chris Bangle, l’iniziativa “Big Bench Comunity Project”, altrimenti detta “Grandi Panchine”, nata per sostenere le comunità locali, valorizzarne il territorio e sviluppare un turismo correttamente sostenibile, utilizzando le eccellenze artigiane locali.
Dall’incontro con Chris Bangle è immediatamente nata l’idea di costruire una “Grande Panchina” e posizionarla in uno spazio panoramico da individuare nei pressi della “Cà Bianca”, in modo da valorizzare ulteriormente quella struttura e incrementare, per quanto possibile, il numero di turisti che possono raggiungerla partendo da Monasterolo o da Cafasse. Oltre alla consapevolezza che sarebbe stata la prima “Big Bench” costruita sul territorio della provincia di Torino.
Unica condizione “sine qua non” posta dagli ideatori è che le “Grandi Panchine” siano “poste in un punto panoramico, su un terreno accessibile al pubblico e che rispettino lo spirito social con cui è nata la prima: non una installazione privata, ma parte di un’esperienza collettiva che tutti possano condividere e sperimentare” (sono le parole di Chris Bangle).
Ma proprio perché rispecchi il senso ed il valore di un’esperienza collettiva, la realizzazione di una Grande Panchina comporta il non accedere ad alcun contributo istituzionale, contare su un finanziamento proveniente interamente dai privati sia attraverso donazioni o sponsorizzazioni economiche, sia attraverso il lavoro volontario di singoli cittadini interessati a partecipare attivamente per la buona riuscita dell’iniziativa.
Tra l’autunno 2018 e i primi mesi del corrente anno, stimolato da Roberto e Osvaldo, il Direttivo della Proloco Monasterolo mise a punto il progetto, grazie anche all’apporto dell’architetto Alessandro Brero: fu individuato il terreno panoramico situato a poche decine di metri dalla Cà Bianca e vennero richieste le indispensabili autorizzazioni all’amministrazione comunale e si in. Ciò permise di ottenere l’approvazione definitiva del progetto da parte della “Big Bench Community Project”.
Contemporaneamente, cominciando a condividere l’idea del progetto con possibili ulteriori partners privati, si riuscì a coinvolgere una serie di persone di Monasterolo, Fiano Cafasse e Ciriè, che offrirono la loro disponibilità a darci una mano gratuitamente; il tutto nello spirito delle “Roide”, che la storia locale ci insegna affondare le lororadici nel lontano medioevo.
Così, nei mesi successivi, si diede l’avvio ai lavori preliminari finalizzati a permetterci di iniziare i lavori di posizionamento della Grande Panchina in sicurezza: pulito e risistemata la strada che porta alla Cà Bianca, preparato e messo in sicurezza il terreno individuato, presi i contatti con le ditte e gli artigiani locali per la realizzazione della Big Bench, in ferro, e di una staccionata in legno. Se non avessimo avuto l’aiuto costante di alcuni volontari della leva di Giorgio Amateis, Valter Giordanino, Walter Coppola, Pietro Caputo, Pierfranco Broglio, Ivan Torrente, Guido Brach Papa, Gianni Spinelli, Franca Soffietti, Eraldo Burgay, Domenico Broglio e Antonella Lucaci, e l’azione di costante stimolo svolta da Osvaldo e Roberto e il sostegno del direttivo della Proloco Monasterolo T.se, difficilmente si sarebbe riusciti a realizzare l’opera e portare a compimento l’idea.
Ad oggi sono 86 le Grandi Panchine costruite in Italia dal 2010: la prima costruita a Borgata Gorrea a Clavesana e l’ultima a Ventasso, in Emilia Romagna; delle 86 Grandi Panchine, 69 sono state costruite in Piemonte ed 1 in Scozia.
La realizzazione della “Grande Panchina” sul Monte Basso ha permesso di incrementare quel circuito turistico ad essa collegato, tanto che abbiamo individuato un esercizio commerciale di Monasterolo, la Tabaccheria di Daniela Airaudi, quale punto disponibile a timbrare i passaporti dei “panchinisti” in visita, con un timbro personalizzato che faremo fare secondo le indicazioni della “Big BenchCommunity Project”.
Il significato ed il senso delle “Grandi Panchine” li si possono ritrovare nelle parole del loro inventore, Chris Bangle: “Le Panchine Giganti sono spesso conosciute per immagini, ma una volta che si siede su una di esse e si prova la sensazione di godersi la vista come se “si fosse di nuovo bambini”, si vive un’esperienza intensa, da condividere con gli altri. Le panchine sono fatte per rilassarsi, a differenza di una sedia o di una poltrona sono larghe abbastanza da accogliere uno o più amici. Sedersi su una panchina è un gesto sociale piacevole, e permette di fare buon uso di tutta l’energia positiva che le Panchine Giganti emanano”.
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Presso la Tabaccheria di Daniela Airaudi, in via Marconi 42 a Monasterolo Torinese
Orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì: 8/12:30 – 14:30/19:00 – mercoledì e domenica: 8/12:30
Posizione panchina
A Monasterolo Torinese, frazione del Comune di Cafasse prendere via Lanzo.
Proseguire sulla strada sterrata fino alla sbarra che conduce sulla sx verso località Ca’ bianca.
Dalla sbarra circa 30 minuti a piedi.
Link associazione panchinisti
Link: https://big-bench.com/it/
Link: https://www.tabui.app/